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sabato 9 febbraio 2013
Bevande Energetiche: a cosa realmente andiamo incontro?
Da tempo ormai si sente parlare dei rischi dati dall’assunzione di bevande energetiche, legati al contenuto particolarmente elevato di caffeina, che in questi prodotti può arrivare al 150 e fino al 300 per cento in più rispetto ad altre bevande che la contengono.
In particolare l’allerta ha riguardato l’associazione con l’alcol, che potrebbe comportare diversi rischi1 — che vanno dalla disidratazione, all’aumento del ritmo cardiaco fino all’alterazione della funzionalità renale — oltre che mascherare gli effetti dell’alcol in quanto la caffeina attenua il senso di stordimento, rendendo le ubriacature molto più pericolose perché meno percepite.
Considerato l’alto utilizzo degli energy drink da parte dei giovani, molti studi hanno anche analizzato il concomitante consumo di caffeina e di diversi tipi di psicostimolanti2. In particolare sono stati analizzati gli effetti tra la caffeina e la metilendossimetamfetamina (MDMA). I meccanismi con i quali la caffeina aumenta la tossicità di psicostimolanti includono le modifiche della regolazione della temperatura corporea, la cardiotossicità e l’abbassamento della soglia convulsiva. La co-somministrazione di caffeina potenzia l’acuta tossicità di MDMA nei ratti, come manifesta l’aumento della temperatura corporea, la tachicardia e l’aumento della mortalità.
Inoltre i risultati di un altro studio3 suggeriscono azioni sinergiche intracellulari sulla via di segnalazione del recettore D1 della dopamina quando vengono combinate caffeina e MDMA ma non quando vengono somministrate separatamente. Questo dovrebbe molto far riflettere sulla potenziale pericolosità delle bevande energetiche, consumate dai ragazzi prevalentemente in discoteche e pub e che spesso sono uno degli ingredienti di mix a base di droghe e alcol.
La pericolosità aumenta proprio nei soggetti giovani; infatti, secondo gli esperti, la dose giornaliera di caffeina ritenuta accettabile per gli adolescenti fino a 17 anni, in buone condizioni di salute, è di 100 mg. Considerando che queste bevande vengono consumate soprattutto dai ragazzi, questa soglia è facilmente superabile se a una bevanda energetica, viene aggiunto anche un solo caffè preparato in casa.
Per un adulto in buone condizioni di salute il valore invece sale a 400 mg, ma è importante sapere che la caffeina colpisce le persone in modo diverso, e grandi dosi possono avere effetti dannosi e imprevedibili.
Analizzando gli ingredienti troviamo:
acqua;
zucchero (27 g per lattina, circa 7 cucchiaini da caffè, o edulcoranti nelle versioni sugarfree);
sostanze stimolanti (ad esempio caffeina, guaranà);
aminoacido taurina (un grammo circa in una lattina) considerato uno stimolante cardiaco che, se assunto in eccesso, può causare ipertensione;
glucuronolattone, che dovrebbe stimolare memoria e concentrazione;
inositolo, poliolo che dovrebbe migliorare l’umore e anche l’utilizzo della serotonina;
vitamine del gruppo B che dovrebbero contribuire a mantenere le prestazioni mentali e a ridurre stanchezza e fatica (niacina, acido pantotenico, B6, B12).
Ingredienti che una persona inesperta potrebbe associare a un miglioramento delle prestazioni sportive, visti i costanti riferimenti dell’immaginario collettivo su sport e supplementi aminoacidici, vitamici e stimolanti.
Purtroppo in Italia non vengono pienamente riconosciuti i rischi, sia reali sia potenziali.
Su vari siti web, tra cui uno patrocinato dal Governo Italiano insieme ad AssoBibe (Associazione italiana tra gli industriali delle bevande analcoliche), si tende a sfatare i falsi miti e a trasmettere tranquillità sull’utilizzo, ricordando che queste bibite vengono vendute in oltre 160 Paesi, che contengono la caffeina di una tazza di caffè e che è comunque specificata l’indicazione «tenore elevato di caffeina».
Peccato che non si capisca che per un giovane, magari molto ambizioso e per natura attratto dalla trasgressione, l’indicazione «tenore elevato di caffeina» come richiesta dalla legge e scritta a caratteri minuscoli sul retro della lattina, dopo magari averla vista bere ai migliori sportivi e modelli di riferimento, non basti.
Nel frattempo in tv e sul web sta spopolando lo spot di una nota azienda produttrice di energy drink, dove vengono pronunciate queste parole:
Penso che sia nella natura umana il desiderio di esplorare.
Scoprire fin dove puoi arrivare e spingerti oltre.
L’unico limite è quello che tu poni a te stesso.
Sicuramente accattivante, sul web lo spot viene descritto come esaltante, liberatore di adrenalina, ma proviamo per un attimo ad andare oltre.
Purtroppo molti giovanissimi associano il successo e il riuscire a compiere alcuni sport estremi, in parte, all’uso di questo tipo di prodotti che, per di più, sono spesso commercializzate durante le manifestazioni sportive.
Inoltre ci sarebbe anche il rischio per dei facili bersagli, spesso dimenticati, come le persone anziane. Infatti, sentendosi senza forze ed essendo costretti a stare seduti, magari davanti alla tv per molte ore, questi spot potrebbero convincerli a fare uso di queste bevande. La caffeina potrebbe avere effetti dannosi e imprevedibili in particolar modo su persone anziane che magari soffrono anche di problemi cardiaci.
Fonti:
Arria AM, O’Brien MC — The “high” risk of energy drinks — JAMA. 2011 Feb 9;305(6):600-1. doi: 10.1001/jama.2011.109
Vanattou-Saïfoudine N, et al. — Caffeine provokes adverse interactions with 3,4-methylenedioxymethamphetamine (MDMA, ‘ecstasy’) and related psychostimulants: mechanisms and mediators — Br J Pharmacol. 2012 Nov;167(5):946-59. doi: 10.1111/j.1476-5381.2012.02065.x
Vanattou-Saïfoudine N, et al. — Dopamine D1 receptor-mediated intracellular responses in the hypothalamus after co-administration of caffeine with MDMA — Basic Clin Pharmacol Toxicol. 2012 Mar;110(3):283-9. doi: 10.1111/j.1742-7843.2011.00805.x
Ingredienti — Red Bull Energy Drink
Sito web patrocinato dal Governo Italiano — infoenergydrink.it
Youtube — World of Red Bull, spot 2013