Il diabete o comunque lo scarso controllo dei livelli di zucchero nel sangue (glicemia) potrebbe accelerare l'invecchiamento del cervello. Infatti uno studio pubblicato sulla rivista Diabetologia mostra che avere diabete o prediabete (condizione di scarso controllo della glicemia che precede esordio malattia vera e propria) è associato ad accelerato declino cognitivo. Lo studio ha coinvolto 5139 soggetti (diabetici, prediabetici e sani) ed è stato condotto da Wuxiang Xie dell'Imperial College London. La ricerca mostra che, indipendentemente o meno dalla diagnosi di malattia, chi ha difficoltà a mantenere il controllo dello zucchero nel sangue a lungo termine, presenta un accelerato declino delle funzioni mentali globali e in particolare di abilità quali memoria e funzioni esecutive (ad esempio abilità di pianificazione, risoluzione dei problemi etc) rispetto a coetanei che hanno un buon controllo glicemico.
Gli esperti hanno analizzato a più riprese (mediamente 5 volte nell'arco di diversi anni) le funzioni cognitive del campione e misurato il loro controllo glicemico a lungo termine con un test classico, quello dell''emoglobina glicata' nel sangue (emoglobina legata a molecole di zucchero). Più erano elevati i valori di emoglobina glicata (indice di un pessimo controllo glicemico), più rapido era il declino cognitivo dell'individuo rispetto a coetanei con migliore controllo glicemico. Questo è risultato vero sia per chi già soffre di diabete, sia per chi non ha ancora sviluppato la malattia. Significa che ritardare il più possibile l'esordio del diabete o comunque gestire bene la malattia con un impeccabile controllo glicemico nel tempo possono essere strategie utili a rallentare il declino cognitivo.
Diabetologia | Redazione DottNet | 28/01/2018 19:51