lunedì 28 dicembre 2020

L'esposizione ai metalli può interferire con la gravidanza

| REDAZIONE DOTTNET |

Alcuni di essi possono disturbare il sistema endocrino che è responsabile della regolazione degli ormoni del corpo

L'esposizione a metalli come nichel, arsenico, cobalto e piombo può interferire con la gravidanza. 

Infatti, secondo uno studio della Rutgers University, pubblicato sulla rivista Environment International, può interrompere gli ormoni di una donna. L'esposizione ai metalli è stata già associata a problemi alla nascita come parti pretermine e basso peso nei bambini e preeclampsia nelle donne.  Questa nuova ricerca mostra invece come alcuni metalli possono disturbare il sistema endocrino che è responsabile della regolazione degli ormoni del corpo e contribuire alla successiva salute dei bambini e al rischio di malattie. Nello studio i ricercatori hanno analizzato campioni di sangue e urina di 815 donne incinte di Porto Rico, zona individuata proprio per la sua alta concentrazione di aree inquinate. Gli studiosi hanno scoperto che i metalli possono agire come interferenti endocrini, alterando le concentrazioni di ormoni prenatali durante la gravidanza. Secondo quanto accertato, le alterazioni degli ormoni steroidei sessuali durante la gestazione sono state associate a una crescita fetale inadeguata, conseguenza di un basso peso alla nascita. Questa, spiegano gli studiosi, è fortemente associata alla crescita sana di un bambino e al rischio di malattie croniche, tra cui obesità e cancro al seno.