Dott. Vincenzo Tedesco

Nutrizionista e Neuroscienziato

Dottore in Biologia Cellulare e Molecolare

Dottore di Ricerca in Biomedicina Traslazionale e Farmacogenomica


Diete personalizzate

Nutrizione neuropsichiatrica e neurodegenerativa

Nutrizione estetica

Nutrizione sportiva per agonisti ed amatori

Intolleranze alimentari


Studio Borgo Roma - Via Santa Teresa 47 (ingresso Via Bozzini 3/A), 37135, Verona.

Info. e prenotazioni - Segreteria: 349.6674360

e-mail: info@tedesconutrizionista.it

e-mail pec: vincenzo.tedesco@pec.enpab.it

web: www.tedesconutrizionista.it

giovedì 11 febbraio 2016

Sovrappeso tra gli 8 e 10 anni: può provocare diabete e patologie cardiache in età adulta


Un nuovo studio canadese suggerisce che i bambini di 10 anni con grasso corporeo in eccesso possono avere una maggiore probabilità di sviluppare patologie cardiometaboliche rispetto ai loro coetanei più snelli.

Alcuni ricercatori canadesi hanno misurato altezza, circonferenza dei fianchi e dimensioni delle anche per valutare il grasso corporeo in circa 600 i bambini dagli 8 ai 10 anni, e hanno ripetuto le stesse misure due anni dopo. L’osservazione ha messo in evidenza che ogni aumento dell’1% di grasso corporeo, rispetto a quanto determinato all'inizio dello studio, era legato a una diminuzione del 3%, della sensibilità all'insulina. Queste variazioni possono provocare iperglicemia e conseguentemente diabete.

Lo studio, pubblicato su JAMA Pediatrics, ha anche evidenziato che una maggiore attività fisica e un minore tempo trascorso a guardare la televisione, erano collegati a una migliore sensibilità all'insulina, con un conseguente minor rischio di diabete. La riduzione del grasso corporeo potrebbe spiegare almeno in parte questa connessione, come ha sottolineato l’autore principale dello studio Melanie Henderson dell'Università di Montreal. "I nostri risultati suggeriscono che dovremmo incoraggiare i bambini, già nella fase iniziale dell’accrescimento, ad essere fisicamente attivi e a ridurre il tempo trascorso davanti alla televisione, al fine di favorire un peso corporeo sano e una migliore salute cardiometabolica più tardi nella vita", ha detto Henderson.

“Questi risultati sono importanti in ogni caso, dato che i profili metabolici riportati durante l’infanzia possono influire in seguito sul rischio di diabete, ipertensione, obesità, apnea del sonno, infarto e ictus” ha commentato Kim Eagle, ricercatore presso l’University of Michigan Frankel Cardiovascular Center di Ann Arbor. "Le decisioni quotidiane sull’attività fisica, sul tempo di sedentarietà trascorso davanti alla televisione, sui consumi alimentari e sull’entità complessiva del bilancio energetico possono influire profondamente e il futuro stato di salute dei nostri figli sarà simile", ha aggiunto Eagle.