Dott. Vincenzo Tedesco

Nutrizionista e Neuroscienziato

Dottore in Biologia Cellulare e Molecolare

Dottore di Ricerca in Biomedicina Traslazionale e Farmacogenomica


Diete personalizzate

Nutrizione neuropsichiatrica e neurodegenerativa

Nutrizione estetica

Nutrizione sportiva per agonisti ed amatori

Intolleranze alimentari


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venerdì 31 marzo 2017

Il gene che invecchia il cervello.

Il cervello invecchia a causa di un gene. Nello specifico, è un difetto genetico niente affatto raro si chiama ‘TMEM106B’ e una persona che nel suo Dna ne possieda due copie presenta un cervello più vecchio di 12 anni rispetto a un coetaneo che ha due copie del corrispondente gene sano. Lo studio – dal titolo Differential aging analysis in human cerebral cortex identifies variants in TMEM106B and GRN that regulate aging phenotypes – è stato condotto presso la Columbia University Medical Center (CUMC) e pubblicato su Cell Systems.

Lo studio
Pur in assenza di malattie, non tutti invecchiamo allo stesso modo; il cervello di alcuni resta scattante anche in età anziana, mentre quello di altri perde colpi dopo una certa età.
Gli scienziati Usa hanno analizzato dati genetici del cervello (post-mortem) di 1904 persone, tutte decedute senza malattie degenerative.

Gli esperti hanno in prima battuta stabilito la reale età biologica di ciascuno, proprio attraverso l’analisi dei geni espressi nel suo cervello al momento della morte. Dopo di che hanno analizzato l’età biologica di ciascuno in rapporto all’età anagrafica e sono andati alla ricerca di geni che in qualche modo condizionassero l’invecchiamento del cervello, in particolare della corteccia frontale, sede di cruciali funzioni intellettive.

E’ emerso che, a parità di età anagrafica, una persona che possieda nel proprio Dna due copie della mutazione TMEM106B ha un cervello più vecchio di 12 anni rispetto a un coetaneo che possiede due copie sane del gene. TMEM106B è piuttosto frequente: un terzo della popolazione ne possiede una copia, un altro terzo ne possiede due copie.

Gli esperti hanno anche visto che TMEM106B inizia ad esercitare i suoi effetti deleteri sul cervello dopo i 65 anni. In futuro un test genetico alla ricerca del gene TMEM106B potrebbe aiutare a capire chi è suscettibile a invecchiamento cerebrale precoce e più vulnerabile alla demenza.