Congresso europeo di cardiologia: una ricerca finlandese su 20mila persone ha individuato quali sono le condizioni fisiche e le scelte alimentari e di vita che più pesano, in negativo o in positivo, sulla pressione altadal nostro inviato ARNALDO D'AMIC
MONACO di Baviera - Su cento adulti in sovrappeso, pigri, che consumano molto alcol e poche verdure, tutti e cento diventano ipertesi prima o poi. Invece, se i cento hanno uno stile di vita sano e non sono grassi se ne ammalano solo 35. Il risultato, presentato oggi al congresso della Società Europea di cardiologia in corso a Monaco di Baviera sino a giovedì, sembra non aggiungere molto a quello che già predica il buon senso.
Ma se si vuole trasformare il buon senso in indicazioni certe da dare alla popolazione e, soprattutto, ai politici, per fare prevenzione di massa, allora gli stili di vita vanno studiati come se fossero nuovi farmaci da approvare. Specie se in gioco vi è una malattia, l'ipertensione, che, tralasciando le sue responsabilità in infarto e ictus, è la quarta causa di morte. E così, dopo aver seguito oltre 20mila adulti per 16 anni, ecco le certezze uscite dalla ricerca coordinata da Pekka Jousilahti, dell'Istituto nazionale per la salute e il benessere della Finlandia.
Peso del corpo, attività fisica, consumo di alcol e di verdure sono risultati i 4 fattori che più influenzano lo sviluppo dell'ipertensione. Il fumo si rivela meno influente, ma solo sull'ipertensione mentre rimangono confermati i danni a cuore, arterie e cervello. Inoltre, gli studi hanno rivelato, come avviene per le sostante tossiche, che i 4 fattori sommano i loro effetti. Nel senso che ognuno aggiunge (o sottrae se assente) circa un 15% di rischio in più (o in meno).
E così, basta essere sovrappeso, ad esempio, per far salire (o scendere se si è normopeso) di un 15% la probabilità di soffrire di pressione alta. Un altro 15% si somma (o si sottrae) se si bevono più di 50 grammi di alcol a settimana (circa mezzo litro di vino). Stesso incremento circa ( o decremento) per attività fisica inferiore a tre ore a settimana o se si mangia poca verdura.
"Il nostro studio era mirato alla prevenzione dell'ipertensione ed è stato fatto su soggetti inizialmente privi della patologia - ha precisato il professor Jousilahti - . Ma i risultati sono utili anche per curare chi è già iperteso. I pazienti possono prima modificare i quattro fattori di stile di vita e poi aggiungere i farmaci, se sono ancora necessari per abbassare la pressione".