Dott. Vincenzo Tedesco

Nutrizionista e Neuroscienziato

Dottore in Biologia Cellulare e Molecolare

Dottore di Ricerca in Biomedicina Traslazionale e Farmacogenomica


Diete personalizzate

Nutrizione neuropsichiatrica e neurodegenerativa

Nutrizione estetica

Nutrizione sportiva per agonisti ed amatori

Intolleranze alimentari


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venerdì 5 giugno 2015

Passare troppo tempo su Facebook facilita la depressione.

Uno studio polacco, condotto all'Università di Lublino su 672 utenti del social rivela che gran parte degli utenti più accaniti ha mostrato disordini come depressione, solitudine, disturbi della sfera sessuale. 

Giovane, uomo, disposto a trascorrere molto tempo on line: ecco l’identikit della persona che ha un’insana dipendenza da Facebook. Agata Blachnio e un gruppo di ricercatori dell’Università Cattolica “Giovanni Paolo II” di Lublino (Polonia) hanno sottoposto 672 utenti – di età compresa tra i 15 e i 75 anni, per una media di 28 – a una serie di questionari, compresi alcuni test cognitivi. L’obiettivo principale dello studio era quello di valutare la potenziale relazione fra l’uso di Internet – e in particolare di Facebook – e la depressione.

“Gran parte degli utenti più accaniti ha mostrato disordini come depressione, solitudine, disturbi della sfera sessuale”, hanno commentato gli autori dello studio. Il team di ricerca ha scoperto anche che la quantità di tempo trascorsa ogni giorno on line era correlata positivamente a frequenti accessi a Facebook, e la navigazione su questo sito era legata a picchi più alti di depressione. “Un eccessivo coinvolgimento nel social media provoca distrae dalle attività quotidiane e dalle relazioni interpersonali” concludono i ricercatori.