Dott. Vincenzo Tedesco

Nutrizionista e Neuroscienziato

Dottore in Biologia Cellulare e Molecolare

Dottore di Ricerca in Biomedicina Traslazionale e Farmacogenomica


Diete personalizzate

Nutrizione neuropsichiatrica e neurodegenerativa

Nutrizione estetica

Nutrizione sportiva per agonisti ed amatori

Intolleranze alimentari


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mercoledì 15 luglio 2015

Teenager obesi: aumenta il rischio Alzheimer

Gli adolescenti obesi, con resistenza all'insulina, hanno alcuni parametri del sangue che suggeriscono un maggiore rischio per la malattia di Alzheimer. I teenager obesi hanno livelli più alti di biomarcatori, molecole nel plasma, che possono essere associati con un maggiore rischio di sviluppare successivamente demenza, problemi cognitivi da anziani e l'Alzheimer.
È il risultato di uno studio italiano pubblicato su Pediatrics.
I ricercatori si sono chiesti se ci sia un rapporto tra lo sviluppo precoce della resistenza all'insulina e il rischio di demenza e malattia di Alzheimer. A questo scopo sono stati valutati i valori plasmatici del peptide beta amiloide (Aβ42) e presenilina 1 (PSEN1) in 101 bambini di età prescolare e 309 adolescenti con vari BMI.
È risultato che gli adolescenti obesi avevano valori di Aβ42 maggiori rispetto ai coetanei in sovrappeso e di peso normale. Avevano anche valori più alti di PSEN1. La concentrazione di Aβ42 era correlata in modo significativo con il BMI, e con la resistenza all'insulina (misurata con l'HOMA-IR e il QUICKI). 

Fonte:
Luciano, Rosa, et al. "Biomarkers of Alzheimer Disease, Insulin Resistance, and Obesity in Childhood." Pediatrics (2015): peds-2014.