Dott. Vincenzo Tedesco

Nutrizionista e Neuroscienziato

Dottore in Biologia Cellulare e Molecolare

Dottore di Ricerca in Biomedicina Traslazionale e Farmacogenomica


Diete personalizzate

Nutrizione neuropsichiatrica e neurodegenerativa

Nutrizione estetica

Nutrizione sportiva per agonisti ed amatori

Intolleranze alimentari


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giovedì 22 ottobre 2015

Anoressia: mangiare poco è un’abitudine


Le persone che soffrono di anoressia nervosa, non sembrano doversi trattenere per mangiare poco, ma hanno ormai acquisito questo comportamento come se fosse un’abitudine. Questo è il risultato di uno studio pubblicato su Nature Neuroscience, che spiega come mai è molto difficile guarire da questa grave malattia, che si ripresenta entro un anno nel 50% dei pazienti che apparentemente sono migliorati.

I ricercatori hanno analizzato il cervello di 21 donne con anoressia e 21 sane mentre sceglievano quale cibo mangiare. Le donne anoressiche, nonostante la volontà dichiarata di guarire, avevano una probabilità maggiore di scegliere cibi a basso contenuto calorico, e una minore propensione a definire ‘gustosi’ i cibi invece ricchi di grassi. La scansione del cervello delle pazienti ha rivelato che in entrambi i gruppi, al momento di scegliere, si attivava un’area del cervello chiamata striato ventrale, che fa parte dell’area dedicata alle ricompense.

“Ma nelle anoressiche – scrivono gli autori – “ si notava una maggiore attività nello striato dorsale, un’area coinvolta nei comportamenti abituali, e questo suggerisce che questi soggetti agiscano automaticamente e in base alle esperienze passate”.